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uraniaexlibris's Reviews (99)
adventurous
emotional
mysterious
reflective
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
N/A
C'è una caffetteria a Jinbōchō.
Una caffetteria italiana.
Vintage.
Che esiste oltre il tempo e lo spazio. Circolano delle voci su questa caffetteria. Si dice che sia in grado di far riportare le persone nel passato, oppure nel futuro. Molti hanno bussato alla sua porta. Ciascuno con una storia diversa, con un obiettivo diverso e con la curiosità bruciante di chi non aspetta altro di avere una seconda occasione. Ad accogliere i clienti, la famiglia di Kazu; è lei che spiega le regole necessarie per poter sfidare la barriera del tempo ed è sempre lei che è capace di far riportare indietro nel tempo i clienti. Perché ci sono delle regole. E molti desistono dal loro intento una volta ascoltate. Altri invece vogliono andare avanti. Il lettore segue le loro storie e viaggia con loro.
Gli unici due clienti fissi della caffetteria, sono quelli seduti sull'unica sedia che è in grado di far riportare indietro nel tempo.
Ma l'occasione non dura molto, soltanto "finché il caffè è caldo".
Una caffetteria italiana.
Vintage.
Che esiste oltre il tempo e lo spazio. Circolano delle voci su questa caffetteria. Si dice che sia in grado di far riportare le persone nel passato, oppure nel futuro. Molti hanno bussato alla sua porta. Ciascuno con una storia diversa, con un obiettivo diverso e con la curiosità bruciante di chi non aspetta altro di avere una seconda occasione. Ad accogliere i clienti, la famiglia di Kazu; è lei che spiega le regole necessarie per poter sfidare la barriera del tempo ed è sempre lei che è capace di far riportare indietro nel tempo i clienti. Perché ci sono delle regole. E molti desistono dal loro intento una volta ascoltate. Altri invece vogliono andare avanti. Il lettore segue le loro storie e viaggia con loro.
Gli unici due clienti fissi della caffetteria, sono quelli seduti sull'unica sedia che è in grado di far riportare indietro nel tempo.
Ma l'occasione non dura molto, soltanto "finché il caffè è caldo".
adventurous
inspiring
reflective
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
N/A
C'è una caffetteria a Jinbōchō.
Una caffetteria italiana.
Vintage.
Che esiste oltre il tempo e lo spazio. Circolano delle voci su questa caffetteria. Si dice che sia in grado di far riportare le persone nel passato, oppure nel futuro. Molti hanno bussato alla sua porta. Ciascuno con una storia diversa, con un obiettivo diverso e con la curiosità bruciante di chi non aspetta altro di avere una seconda occasione. Ad accogliere i clienti, la famiglia di Kazu; è lei che spiega le regole necessarie per poter sfidare la barriera del tempo ed è sempre lei che è capace di far riportare indietro nel tempo i clienti. Perché ci sono delle regole. E molti desistono dal loro intento una volta ascoltate. Altri invece vogliono andare avanti. Il lettore segue le loro storie e viaggia con loro.
Gli unici due clienti fissi della caffetteria, sono quelli seduti sull'unica sedia che è in grado di far riportare indietro nel tempo.
Ma l'occasione non dura molto, soltanto "finché il caffè è caldo".
Una caffetteria italiana.
Vintage.
Che esiste oltre il tempo e lo spazio. Circolano delle voci su questa caffetteria. Si dice che sia in grado di far riportare le persone nel passato, oppure nel futuro. Molti hanno bussato alla sua porta. Ciascuno con una storia diversa, con un obiettivo diverso e con la curiosità bruciante di chi non aspetta altro di avere una seconda occasione. Ad accogliere i clienti, la famiglia di Kazu; è lei che spiega le regole necessarie per poter sfidare la barriera del tempo ed è sempre lei che è capace di far riportare indietro nel tempo i clienti. Perché ci sono delle regole. E molti desistono dal loro intento una volta ascoltate. Altri invece vogliono andare avanti. Il lettore segue le loro storie e viaggia con loro.
Gli unici due clienti fissi della caffetteria, sono quelli seduti sull'unica sedia che è in grado di far riportare indietro nel tempo.
Ma l'occasione non dura molto, soltanto "finché il caffè è caldo".
adventurous
emotional
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Dalla ridente cittadina di Graz, alla grande Vienna. Leopold von Herzfeldt è appena arrivato nella capitale asburgica e subito un caso interessante quanto macabro gli si presenta davanti agli occhi.
Un killer misterioso che sembra prendersela con una categoria di donne. Il caso assume una rilevanza politica non da poco, dal momento che la cronaca internazionale è fresca del caso del misterioso Jack the Ripper avvenuto un decennio prima e rimasto irrisolto.
Leo dalla sua parte ha gli strumenti della moderna criminalistica, scienza novella che si sta appena affermando nel campo dell'investigazione. Come per tutte le cose innovative e il progresso, il nuovo ispettore deve fare i conti con lo scetticismo dei colleghi, ma soprattutto contro campanilismi e pregiudizi etnici. Sebbene nobile, il cognome Herzfeldt non lascia adito a dubbi. Le origini ebraiche di Leo sono un ulteriore ostacolo sul lavoro.
Ma il senso di giustizia ha la priorità. L'assassino deve essere quanto prima consegnato alle autorità e le piste della polizia virano presto nel cuore di un complotto che scoprirà il marcio che l'aristocrazia nasconde. Ad allearsi con il nuovo ispettore, saranno degli improbabili personaggi, tra cui un becchino esperto di anatomopatologia.
Dopo Jakob Kuisl, Oliver Pötzsch torna a dare risalto agli emarginati. Eroi non riconosciuti, che stanno nell'ombra, ma che vegliano costantemente affinché la giustizia trionfi sempre sul male.
È tempo di aggiungere due nuovi personaggi all'albo d'oro. Una squadra imbattibile che non lascerà scampo ai criminali di Vienna!
Un killer misterioso che sembra prendersela con una categoria di donne. Il caso assume una rilevanza politica non da poco, dal momento che la cronaca internazionale è fresca del caso del misterioso Jack the Ripper avvenuto un decennio prima e rimasto irrisolto.
Leo dalla sua parte ha gli strumenti della moderna criminalistica, scienza novella che si sta appena affermando nel campo dell'investigazione. Come per tutte le cose innovative e il progresso, il nuovo ispettore deve fare i conti con lo scetticismo dei colleghi, ma soprattutto contro campanilismi e pregiudizi etnici. Sebbene nobile, il cognome Herzfeldt non lascia adito a dubbi. Le origini ebraiche di Leo sono un ulteriore ostacolo sul lavoro.
Ma il senso di giustizia ha la priorità. L'assassino deve essere quanto prima consegnato alle autorità e le piste della polizia virano presto nel cuore di un complotto che scoprirà il marcio che l'aristocrazia nasconde. Ad allearsi con il nuovo ispettore, saranno degli improbabili personaggi, tra cui un becchino esperto di anatomopatologia.
Dopo Jakob Kuisl, Oliver Pötzsch torna a dare risalto agli emarginati. Eroi non riconosciuti, che stanno nell'ombra, ma che vegliano costantemente affinché la giustizia trionfi sempre sul male.
È tempo di aggiungere due nuovi personaggi all'albo d'oro. Una squadra imbattibile che non lascerà scampo ai criminali di Vienna!
adventurous
informative
inspiring
mysterious
reflective
fast-paced
Fortunatamente il lato complottistico si riduce solo al titolo.
Si tratta di una rassegna di capitoli che illustrano ciascuno un particolare evento della Seconda Guerra Mondiale, includendo fatti più o meno noti. Ciascuno di essi viene tratteggiato in maniera particolareggiata, mantenendo un taglio storico.
La struttura del saggio risulta molto equilibrata. Il fatto di dedicare ciascun capitolo a un argomento rende la lettura più dinamica e accattivante.
In generale, essendo molto specifico e facendo riferimento a delle vicende molto specifiche, necessita di una conoscenza pregressa del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale.
Si tratta di una rassegna di capitoli che illustrano ciascuno un particolare evento della Seconda Guerra Mondiale, includendo fatti più o meno noti. Ciascuno di essi viene tratteggiato in maniera particolareggiata, mantenendo un taglio storico.
La struttura del saggio risulta molto equilibrata. Il fatto di dedicare ciascun capitolo a un argomento rende la lettura più dinamica e accattivante.
In generale, essendo molto specifico e facendo riferimento a delle vicende molto specifiche, necessita di una conoscenza pregressa del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale.
adventurous
reflective
slow-paced
Plot or Character Driven:
N/A
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Complicated
Annis deve fuggire. E in fretta. Privata dell'affetto della madre poiché venduta dal padrone, deve trovare un modo di scappare da quella vita da schiava a cui tutto il popolo africano è condannato.
Ad accompagnarla, ci sono i versi di Dante Alighieri che Annis aveva sentito recitare dalle figlie del padrone al precettore e Aza, una sua antenata che si palesa nei maggiori momenti di sconforto e difficoltà promettendo alla ragazza la salvezza.
E così, dopo essere stata portata a New Orleans dove dovrà essere venduta, inizia una corsa contro il tempo per lasciare la sua vecchia vita alle spalle e riacquisire la tanto agognata libertà.
Un romanzo corale, cupo e drammatico che racconta il destino di tanti esseri umani. Perché Annis rappresenta ognuno di quelli schiavi costretti dalle catene e con l'istinto di riappropriarsi della propria libertà e identità.
Ad accompagnarla, ci sono i versi di Dante Alighieri che Annis aveva sentito recitare dalle figlie del padrone al precettore e Aza, una sua antenata che si palesa nei maggiori momenti di sconforto e difficoltà promettendo alla ragazza la salvezza.
E così, dopo essere stata portata a New Orleans dove dovrà essere venduta, inizia una corsa contro il tempo per lasciare la sua vecchia vita alle spalle e riacquisire la tanto agognata libertà.
Un romanzo corale, cupo e drammatico che racconta il destino di tanti esseri umani. Perché Annis rappresenta ognuno di quelli schiavi costretti dalle catene e con l'istinto di riappropriarsi della propria libertà e identità.
lighthearted
fast-paced
Cinque stelle perché il libro raggiunge lo scopo sensazionalistico che si era prefissato.
Pubblicato per la prima volta nel 2012, quando aleggiava la grave profezia dei Maya sull'imminente fine del mondo poi rivelatasi fasulla, certamente avrà sortito il suo effetto dal momento che il primo capitolo riguarda proprio la profezia dei Maya. Leggere un capitolo simile nel 2025 da viva e vegeta, risulta a dir poco patetico come tono. E l'intero libro ha questo alone di profezia nefasta, di mistero (mai una volta che le profezie siano positive!), di presagio cupo dove si tratteggia un futuro in cui l'umanità è spacciata. Comunque la si guardi.
Un mix letale di vari argomenti che passano dalle profezie bibliche a quelle del XX e XXI secolo (11 settembre et simili) sicuramente non adatto ai suggestionabili perché lo scopo non è quello di raccogliere delle fonti storiche e confrontarle, ma di creare inutili spauracchi.
Gli unici due capitoli che hanno una reale valenza storica sono quelli dedicati all'oracolo di Delfi e ad Adolf Hitler (il che è tutto dire). Per il resto, robaccia da accartocciare e buttare nel cestino. Tuttavia, come costruzione è geniale, iniziare col botto in un anno in cui aleggiava una forte inquietudine dimostra quanto gli autori, oltre ad essere sciacalli, sapessero come impostare il testo senza che si rischi di sfociare nella Storia con la S maiuscola. Per questo cinque stelle le merita tutte. Ottimo lavoro per disinformare e buttarla sul sensazionalismo becero e cercare lo scandaletto da giornaletto di gossip.
Pubblicato per la prima volta nel 2012, quando aleggiava la grave profezia dei Maya sull'imminente fine del mondo poi rivelatasi fasulla, certamente avrà sortito il suo effetto dal momento che il primo capitolo riguarda proprio la profezia dei Maya. Leggere un capitolo simile nel 2025 da viva e vegeta, risulta a dir poco patetico come tono. E l'intero libro ha questo alone di profezia nefasta, di mistero (mai una volta che le profezie siano positive!), di presagio cupo dove si tratteggia un futuro in cui l'umanità è spacciata. Comunque la si guardi.
Un mix letale di vari argomenti che passano dalle profezie bibliche a quelle del XX e XXI secolo (11 settembre et simili) sicuramente non adatto ai suggestionabili perché lo scopo non è quello di raccogliere delle fonti storiche e confrontarle, ma di creare inutili spauracchi.
Gli unici due capitoli che hanno una reale valenza storica sono quelli dedicati all'oracolo di Delfi e ad Adolf Hitler (il che è tutto dire). Per il resto, robaccia da accartocciare e buttare nel cestino. Tuttavia, come costruzione è geniale, iniziare col botto in un anno in cui aleggiava una forte inquietudine dimostra quanto gli autori, oltre ad essere sciacalli, sapessero come impostare il testo senza che si rischi di sfociare nella Storia con la S maiuscola. Per questo cinque stelle le merita tutte. Ottimo lavoro per disinformare e buttarla sul sensazionalismo becero e cercare lo scandaletto da giornaletto di gossip.
adventurous
emotional
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Dopo "Le Rane" questo è il mio secondo libro di Mo Yan e devo dire che è un continuo crescendo. Un romanzo epico, crudo e sensazionale che si tinge di rosso: il rosso del sorgo che scandisce la vita dei contadini, il rosso del sangue della guerra, il rosso della passione. La vita degli umili si intreccia con quella degli eroi. Storie di brigantaggio e di giustizieri. "Sorgo Rosso" riunisce in sé tematiche affini ai principali romanzi occidentali: da Verga a Scott, da Dickens a Ishiguro.
dark
emotional
reflective
sad
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Bello come lo ricordavo. Carico di emozioni, di valori morali e di insegnamenti per la vita. A differenza della mia prima lettura, sicuramente più leggera e spensierata (avevo 11 anni), stavolta ho notato tante cose, o piuttosto alcune frasi che denotano la mentalitá, chiaramente ottocentesca, della Alcott. Non lo ritengo tutto questo baluardo di femminismo, come lo si vuole ostinatamente interpretare oggi. Certe concezioni della donna risultano essere decisamente anacronistiche per il XXI secolo. Certamente nel XIX secolo il romanzo dovette creare scalpore ed era sicuramente moderno per gli standard dell’epoca. Tuttavia le sorelle March sentono ancora il freno della società a loro contemporanea che spesso demolisce i loro progetti e le loro decisioni. Romanzo da leggere almeno una volta nella vita e dal quale trarre esempio nella vita di tutti i giorni (i valori delle sorelle March, credenti o non credenti, possono essere certamente condivisi da tutti). Ma è pur sempre un romanzo scritto e ambientato nel XIX secolo e su certi aspetti, nel XIX secolo deve rimanere. La contemporaneità dei classici non sta nel voler necessariamente rileggere tutti i singoli aspetti come ribellione e rivoluzione “per l’epoca”, ma nel fare propri certi insegnamenti universali e certi valori morali che, si spera, non arrivino mai a decadere, indipendentemente dall’epoca.
adventurous
emotional
hopeful
reflective
relaxing
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Bello come lo ricordavo. Carico di emozioni, di valori morali e di insegnamenti per la vita. A differenza della mia prima lettura, sicuramente più leggera e spensierata (avevo 11 anni), stavolta ho notato tante cose, o piuttosto alcune frasi che denotano la mentalitá, chiaramente ottocentesca, della Alcott. Non lo ritengo tutto questo baluardo di femminismo, come lo si vuole ostinatamente interpretare oggi. Certe concezioni della donna risultano essere decisamente anacronistiche per il XXI secolo. Certamente nel XIX secolo il romanzo dovette creare scalpore ed era sicuramente moderno per gli standard dell’epoca. Tuttavia le sorelle March sentono ancora il freno della società a loro contemporanea che spesso demolisce i loro progetti e le loro decisioni. Romanzo da leggere almeno una volta nella vita e dal quale trarre esempio nella vita di tutti i giorni (i valori delle sorelle March, credenti o non credenti, possono essere certamente condivisi da tutti). Ma è pur sempre un romanzo scritto e ambientato nel XIX secolo e su certi aspetti, nel XIX secolo deve rimanere. La contemporaneità dei classici non sta nel voler necessariamente rileggere tutti i singoli aspetti come ribellione e rivoluzione “per l’epoca”, ma nel fare propri certi insegnamenti universali e certi valori morali che, si spera, non arrivino mai a decadere, indipendentemente dall’epoca.
informative
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Si tratta di una raccolta di racconti carina. Senza pretese. Senza infamia e senza lode.
Semplici racconti di vita quotidiana, di personaggi ordinari.
La loro struttura non risulta sempre lineare e spesso anche il finale lascia molto in sospeso rispetto alla trama che rimane quasi non risolta nella maggior parte dei racconti. Il filo conduttore di ciascun racconto sono gli animali, praticamente onnipresenti. I personaggi non sempre si apprezzano, specie perché lo spazio dei racconti è veramente breve e il loro arco di trasformazione non riesce a esprimersi compiutamente. Come se fossero tante fotografie immortalate in una scena, immobili e statiche senza dinamismo.
Semplici racconti di vita quotidiana, di personaggi ordinari.
La loro struttura non risulta sempre lineare e spesso anche il finale lascia molto in sospeso rispetto alla trama che rimane quasi non risolta nella maggior parte dei racconti. Il filo conduttore di ciascun racconto sono gli animali, praticamente onnipresenti. I personaggi non sempre si apprezzano, specie perché lo spazio dei racconti è veramente breve e il loro arco di trasformazione non riesce a esprimersi compiutamente. Come se fossero tante fotografie immortalate in una scena, immobili e statiche senza dinamismo.