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uraniaexlibris's Reviews (99)
adventurous
dark
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Tutti meritano un giusto processo?
Non nella Londra vittoriana, ma Cage Lackmann ritiene di sì. Avvocato rampante, conosciuto come "il paladino degli innocenti", non si tira mai indietro, nemmeno quando si tratta di difendere il peggior criminale.
Proprio quella fame di giustizia cieca lo metterà nei guai con un caso che pareva essere chiuso.
Un thriller originale dalla tematica delicata e attuale: fino a quanto può spingersi la difesa di una persona accusata di un crimine? E fin dove può arrivare in un'indagine di un potenziale serial killer?
Il nuovo libro di Claire Evans dopo l'avvincente romanzo "La Quattordicesima Lettera" si rivela una conferma: ovviamente firmata Neri Pozza!
Non nella Londra vittoriana, ma Cage Lackmann ritiene di sì. Avvocato rampante, conosciuto come "il paladino degli innocenti", non si tira mai indietro, nemmeno quando si tratta di difendere il peggior criminale.
Proprio quella fame di giustizia cieca lo metterà nei guai con un caso che pareva essere chiuso.
Un thriller originale dalla tematica delicata e attuale: fino a quanto può spingersi la difesa di una persona accusata di un crimine? E fin dove può arrivare in un'indagine di un potenziale serial killer?
Il nuovo libro di Claire Evans dopo l'avvincente romanzo "La Quattordicesima Lettera" si rivela una conferma: ovviamente firmata Neri Pozza!
dark
emotional
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Iniziare da un sequel? E perché no, in fondo nel mio primo libro di Stephen King ho trovato un sequel ("Se Scorre il Sangue" è un racconto sequel della serie "Outsider" con protagonista Holly Gibney) e sono sopravvissuta!
Questa volta sarebbe stato necessario leggere prima "Shining". Certo, un seguito che arriva trentasei anni dopo dalla pubblicazione del primo libro, è impegnativo e forse non avendo letto il primo libro (quindi non avendo un confronto diretto) l'ho apprezzato di più proprio perché nel mondo di Shining ci sono entrata ora per la prima volta.
Di solito sequel simili sono molto criticati dai fan, ma a me è piaciuto. Mi sa che... prossima lettura: Shining.
Questa volta sarebbe stato necessario leggere prima "Shining". Certo, un seguito che arriva trentasei anni dopo dalla pubblicazione del primo libro, è impegnativo e forse non avendo letto il primo libro (quindi non avendo un confronto diretto) l'ho apprezzato di più proprio perché nel mondo di Shining ci sono entrata ora per la prima volta.
Di solito sequel simili sono molto criticati dai fan, ma a me è piaciuto. Mi sa che... prossima lettura: Shining.
dark
emotional
lighthearted
mysterious
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Christine è un'auto d'epoca molto particolare e molto pericolosa.
Ha la capacità di aggiustarsi da sola e inoltre, sono capitati episodi spiacevoli ai suoi passeggeri.
Il nuovo proprietario pare non fare eccezione.
Dall'esterno, il suo amico lo vede incupirsi, diventare cinico. Tanto più Christine si aggiusta e torna agli antichi splendori, altrettanto Arnie cambia carattere.
L'amico è chiaramente preoccupato, ma sarà sufficiente a sfuggire alla maledizione di Christine?
Anche stavolta il Re ha fatto centro. Le sue trame non sono mai banali, mai scontate. Ogni narrazione ha la sua particolarità. L'idea di trasformare un'auto in un oggetto maledetto risulta vincente, oggi forse sembrerà banale, ma all'epoca dell'uscita del romanzo l'auto era ancora un oggetto non da tutti, misterioso e sicuramente non così indispensabile come lo è per noi oggi.
Il lettore infatti, deve calarsi in quegli anni per cogliere il brivido che provoca Christine ai personaggi.
Ha la capacità di aggiustarsi da sola e inoltre, sono capitati episodi spiacevoli ai suoi passeggeri.
Il nuovo proprietario pare non fare eccezione.
Dall'esterno, il suo amico lo vede incupirsi, diventare cinico. Tanto più Christine si aggiusta e torna agli antichi splendori, altrettanto Arnie cambia carattere.
L'amico è chiaramente preoccupato, ma sarà sufficiente a sfuggire alla maledizione di Christine?
Anche stavolta il Re ha fatto centro. Le sue trame non sono mai banali, mai scontate. Ogni narrazione ha la sua particolarità. L'idea di trasformare un'auto in un oggetto maledetto risulta vincente, oggi forse sembrerà banale, ma all'epoca dell'uscita del romanzo l'auto era ancora un oggetto non da tutti, misterioso e sicuramente non così indispensabile come lo è per noi oggi.
Il lettore infatti, deve calarsi in quegli anni per cogliere il brivido che provoca Christine ai personaggi.
adventurous
dark
emotional
inspiring
lighthearted
sad
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
I racconti di Stephen King sono come dei mini romanzi. Sempre magnetici e avvincenti.
Molto lenti però. Forse ha ragione una recensione letta in giro: bisogna essere proprio dei veri fan del Re per riuscire a continuare.
Del resto, come dargli torto? In questi quattro racconti la prosa di King esplode con una foggia barocca e ottocentesca al pari di quella di "It".
Questi quattro nuclei narrativi seguono la stessa filigrana che possiamo trovare nella sua opera più recente: "Se Scorre il Sangue". Uno dei racconti ("Finestra Segreta, Giardino Segreto"), ci ricollega sicuramente a "Ratto", mentre in "Se Scorre il Sangue" ritroviamo Holly Gibney personaggio ricorrente in parecchi romanzi del Re, in questa raccolta di racconti ci sono svariati camei ad altri romanzi di Stephen King ("Misery", "La Metà Oscura" e "Cose Preziose"). Tuttavia, sono perfettamente leggibili anche senza questi antefatti.
C'è anche una componente personale poiché King inserisce parte della sua biografia e alcuni sue vicende sotto forma di racconto.
Una lettura tosta, ma che certamente non deve mancare nella collezione di un fan del Re. Il brivido è sicuramente garantito.
Molto lenti però. Forse ha ragione una recensione letta in giro: bisogna essere proprio dei veri fan del Re per riuscire a continuare.
Del resto, come dargli torto? In questi quattro racconti la prosa di King esplode con una foggia barocca e ottocentesca al pari di quella di "It".
Questi quattro nuclei narrativi seguono la stessa filigrana che possiamo trovare nella sua opera più recente: "Se Scorre il Sangue". Uno dei racconti ("Finestra Segreta, Giardino Segreto"), ci ricollega sicuramente a "Ratto", mentre in "Se Scorre il Sangue" ritroviamo Holly Gibney personaggio ricorrente in parecchi romanzi del Re, in questa raccolta di racconti ci sono svariati camei ad altri romanzi di Stephen King ("Misery", "La Metà Oscura" e "Cose Preziose"). Tuttavia, sono perfettamente leggibili anche senza questi antefatti.
C'è anche una componente personale poiché King inserisce parte della sua biografia e alcuni sue vicende sotto forma di racconto.
Una lettura tosta, ma che certamente non deve mancare nella collezione di un fan del Re. Il brivido è sicuramente garantito.
emotional
reflective
relaxing
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
In medio stat virtus.
Personalmente sono sempre stata scettica riguardo i libri troppo lodati e troppo criticati al tempo stesso.
Premetto di aver visto i film di questa serie nella tarda adolescenza e di averli trovati un prodotto cinematografico sublime e ben riuscito al punto di averli citati nella mia tesi di laurea. I romanzi mi accingo a leggerli all’età di venticinque anni.
Il mio verdetto non è sbilanciato né sul negativo, ma neanche sul positivo.
Non negativi perché comunque è una storia pulita e molto contenuta, il che, considerato il pubblico a cui si riferisce, va più che bene.
Inoltre, ha avuto il grande merito di rilanciare il genere del paranormal romance.
In terzo luogo, l’autrice è mormona, aspetto che si nota nella storia e che l’autrice stessa ha ammesso avere avuto molta influenza nella strutturazione della trama.
Poi se ancora si vuole tirare in ballo critiche, è evidente che quei libri non vogliano essere nulla di più che semplice intrattenimento. Perciò, keep calm, che non stiamo parlando di una novella Stoker.
A livello di critica letteraria/cinematografica, alla Meyer si riconosce certamente il grande merito di avere rivoluzionato la figura del vampiro, di aggiungere l’etica laddove nel mondo degli undead (non-morti) non era prevista.
Si può dire che Nosferatu avesse un’etica nelle sue azioni? O meglio ancora, che l’avesse Dracula?
Nulla di diverso da quel che fece Oscar Wilde con un altro undead, il fantasma (cfr. “Il Fantasma di Canterville”).
Una rilettura svecchiata, fresca, effettivamente nuova, che male non fa se si considera che i personaggi, che da sempre popolano le storie fantastiche e horror (la mummia, lo zombi, il vampiro, il fantasma), sono da sempre bloccati in stereotipi ammuffiti.
Quanto alla critica riguardo il personaggio di Isabella Swan, ricordo che si sta parlando di un romance e il romance vuole di regola (perché così è il genere letterario) il lieto fine. Così deve andare, perché questo i lettori si aspettano di leggere e la categoria di romance è nella fattispecie quella del paranormale, anch’essa con delle strutture narrative ben precise.
Quanto agli aspetti non positivi, l’unica pecca della Meyer è di aver trascurato di molto il worldbuilding, ovvero tutto ciò che c’è intorno al mondo da lei creato. Ad esempio, il passato dei personaggi si poteva approfondire meglio, oppure le storie e leggende sui vari clan dei vampiri o licantropi.
A ciò devo aggiungere con rammarico una scrittura dal tratto infantile. Poco matura, anche se nella saga un leggero cambio di stile si nota (come in “Harry Potter”), in effetti “Breaking Dawn” è l’opera dallo stile più maturo, perché del resto più matura si rende la protagonista.
Posso dire in conclusione che è una lettura da affrontare senza pretese, per passare qualche ora di svago.
Personalmente sono sempre stata scettica riguardo i libri troppo lodati e troppo criticati al tempo stesso.
Premetto di aver visto i film di questa serie nella tarda adolescenza e di averli trovati un prodotto cinematografico sublime e ben riuscito al punto di averli citati nella mia tesi di laurea. I romanzi mi accingo a leggerli all’età di venticinque anni.
Il mio verdetto non è sbilanciato né sul negativo, ma neanche sul positivo.
Non negativi perché comunque è una storia pulita e molto contenuta, il che, considerato il pubblico a cui si riferisce, va più che bene.
Inoltre, ha avuto il grande merito di rilanciare il genere del paranormal romance.
In terzo luogo, l’autrice è mormona, aspetto che si nota nella storia e che l’autrice stessa ha ammesso avere avuto molta influenza nella strutturazione della trama.
Poi se ancora si vuole tirare in ballo critiche, è evidente che quei libri non vogliano essere nulla di più che semplice intrattenimento. Perciò, keep calm, che non stiamo parlando di una novella Stoker.
A livello di critica letteraria/cinematografica, alla Meyer si riconosce certamente il grande merito di avere rivoluzionato la figura del vampiro, di aggiungere l’etica laddove nel mondo degli undead (non-morti) non era prevista.
Si può dire che Nosferatu avesse un’etica nelle sue azioni? O meglio ancora, che l’avesse Dracula?
Nulla di diverso da quel che fece Oscar Wilde con un altro undead, il fantasma (cfr. “Il Fantasma di Canterville”).
Una rilettura svecchiata, fresca, effettivamente nuova, che male non fa se si considera che i personaggi, che da sempre popolano le storie fantastiche e horror (la mummia, lo zombi, il vampiro, il fantasma), sono da sempre bloccati in stereotipi ammuffiti.
Quanto alla critica riguardo il personaggio di Isabella Swan, ricordo che si sta parlando di un romance e il romance vuole di regola (perché così è il genere letterario) il lieto fine. Così deve andare, perché questo i lettori si aspettano di leggere e la categoria di romance è nella fattispecie quella del paranormale, anch’essa con delle strutture narrative ben precise.
Quanto agli aspetti non positivi, l’unica pecca della Meyer è di aver trascurato di molto il worldbuilding, ovvero tutto ciò che c’è intorno al mondo da lei creato. Ad esempio, il passato dei personaggi si poteva approfondire meglio, oppure le storie e leggende sui vari clan dei vampiri o licantropi.
A ciò devo aggiungere con rammarico una scrittura dal tratto infantile. Poco matura, anche se nella saga un leggero cambio di stile si nota (come in “Harry Potter”), in effetti “Breaking Dawn” è l’opera dallo stile più maturo, perché del resto più matura si rende la protagonista.
Posso dire in conclusione che è una lettura da affrontare senza pretese, per passare qualche ora di svago.
dark
emotional
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Attenzione: questo non è un libro solito del Re.
Johnny si sveglia dopo quattro anni di coma. Un happy end ancora prima della fine del libro. Eppure, non appena Johnny incontra casualmente un politico e allora capisce: ha acquisito il potere di vedere il futuro (no, non come Alice Cullen, quella è un'altra storia,
Così, viene investito di una responsabilità non da poco, soprattutto quando viene a conoscenza di un segreto politico.
Interferire con il futuro, o lasciare che si compia? Quanto è etico farlo?
Ai lettura l'ardua sentenza.
Johnny si sveglia dopo quattro anni di coma. Un happy end ancora prima della fine del libro. Eppure, non appena Johnny incontra casualmente un politico e allora capisce: ha acquisito il potere di vedere il futuro (no, non come Alice Cullen, quella è un'altra storia,
Così, viene investito di una responsabilità non da poco, soprattutto quando viene a conoscenza di un segreto politico.
Interferire con il futuro, o lasciare che si compia? Quanto è etico farlo?
Ai lettura l'ardua sentenza.
dark
emotional
informative
lighthearted
mysterious
sad
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Belfast. 1914. William Crawford è uno scienziato votato al razionale, ma un terribile lutto metterà alla prova le sue convinzioni.
Siamo alla fine della Belle Époque. Epoca in cui l'esoterismo e lo spiritismo tornarono a spopolare come passatempo dei ricchi.
Una medium si intrometterà nella famiglia dello scienziato sfruttando il loro dolore.
Tratto da una storia vera. No, questa volta non serve a spaventare il lettore, bensì a informarlo.
Romanzo gotico dalle vibes di Shirley Jackson, West tratteggia una tragica realtà che ha coinvolto tantissime persone fragili e vulnerabili. Persone che si sono affidate a guru del paranormale perché disperati e smaniosi di credere in qualcosa che potesse dare la speranza di sentire i propri cari un'ultima volta.
Un tema che però non si ferma all'inizio del Novecento e che ancora oggi è oggetto di narrativa e cinematografia (basti pensare a episodi di serie tv come "Bones" o "Don Matteo") con un intento educativo. Questo romanzo si inserisce nei moniti. Certamente realistico.
Siamo alla fine della Belle Époque. Epoca in cui l'esoterismo e lo spiritismo tornarono a spopolare come passatempo dei ricchi.
Una medium si intrometterà nella famiglia dello scienziato sfruttando il loro dolore.
Tratto da una storia vera. No, questa volta non serve a spaventare il lettore, bensì a informarlo.
Romanzo gotico dalle vibes di Shirley Jackson, West tratteggia una tragica realtà che ha coinvolto tantissime persone fragili e vulnerabili. Persone che si sono affidate a guru del paranormale perché disperati e smaniosi di credere in qualcosa che potesse dare la speranza di sentire i propri cari un'ultima volta.
Un tema che però non si ferma all'inizio del Novecento e che ancora oggi è oggetto di narrativa e cinematografia (basti pensare a episodi di serie tv come "Bones" o "Don Matteo") con un intento educativo. Questo romanzo si inserisce nei moniti. Certamente realistico.
dark
lighthearted
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Da quanto tempo ce l'ho in libreria?
Troppo. Una presenza costante. Quasi accusatoria. Poi devo essere incappata in una recensione non troppo positiva e così mi sono allontanata ancora di più.
Sbagliato acquisto? Il mio istinto ha fallito?
Ma no. Il mio istinto non fallisce mai.
Siamo a Tokyo. La grande capitale. Dove modernità e progresso si fondono. Eppure, per certi versi, alcune dinamiche perseverano. Questa è la storia di quattro casalinghe, quattro donne che tentano di sfuggire alla loro condizione stringendo un'alleanza che le avvilupperà fino a stringere la morsa.
In fondo, sono storie che conosciamo bene anche qui, ma nel mondo creato da Natsuo Kirino qualcosa si muove. Aspettatevi il sangue scorrere.
Io sono molto di parte perché amo alla follia la letteratura asiatica, ma non fatevi spaventare dalla mole. La storia è avvincente e ben costruita.
Troppo. Una presenza costante. Quasi accusatoria. Poi devo essere incappata in una recensione non troppo positiva e così mi sono allontanata ancora di più.
Sbagliato acquisto? Il mio istinto ha fallito?
Ma no. Il mio istinto non fallisce mai.
Siamo a Tokyo. La grande capitale. Dove modernità e progresso si fondono. Eppure, per certi versi, alcune dinamiche perseverano. Questa è la storia di quattro casalinghe, quattro donne che tentano di sfuggire alla loro condizione stringendo un'alleanza che le avvilupperà fino a stringere la morsa.
In fondo, sono storie che conosciamo bene anche qui, ma nel mondo creato da Natsuo Kirino qualcosa si muove. Aspettatevi il sangue scorrere.
Io sono molto di parte perché amo alla follia la letteratura asiatica, ma non fatevi spaventare dalla mole. La storia è avvincente e ben costruita.
dark
emotional
lighthearted
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Sotto nuova veste ritorna, a quasi cinquant'anni dalla sua comparsa, un classico della letteratura americana, con un appoggio in più.
Con questo titolo si apre la nuova collana "Macabre" edita da Sperling&Kupfer patrocinata nientemeno dal Re dell'horror. E vuoi non leggerlo? Dopotutto, la recensione di Stephen King di ben due libri mi ha valso due bellissime letture (rispettivamente "Il Collegio" di Tana French e "Teddy" di Jason Rekulak). Vuoi non intraprendere la lettura anche di questi libri?
Due parole: Distopia, Horror.
Vibes alla Shirley Jackson condite con un pizzico di terrore è la ricetta di Joan Samson per "Il Banditore".
Nomen homen. In un piccolo villaggio arriva un banditore nuovo che dà una scossa non indifferente all'economia. Fin dove si spingerà la follia umana?
Stiamo parlando di un'opera del secondo Novecento e senza scadere in banali cliché fotografa molto bene il potere che gli oggetti esercitano sull'uomo.
Dal punto di vista stilistico si avvicina molto di più alla Jackson. Stile asciutto, non arricchito di fronzoli, non il mio preferito (scusate, ma per me solo King e Ottocento!) però devo dire che in questo caso calza poiché di fatto il lettore si immerge nel mondo rurale americano.
dark
emotional
mysterious
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Vagando, vagando per le epoche, alla fine torno sempre al mio primo amore letterario: l'Ottocento.
Devo ricordarmi che Hardy non può più pubblicare nulla. Ditemi che c'è un suo romanzo inedito che deve ancora uscire!
Le eroine di Hardy si sa, sono poco convenzionali, delle rivoluzionarie che amano rompere gli schemi. Tuttavia, nell'Inghilterra vittoriana non c'era spazio per una forte indipendenza, associata al sapere esattamente cosa si vuole nella vita.
Bathsheba è una bellissima donna che riceve una cospicua eredità. Assieme alla fortuna arrivano anche due pretendenti più uno che l'ha sempre amata, anche quando era in povertà.
Da fare invidia alla migliore delle soap opere e non la chiamiamo soap opera soltanto perché all'epoca non c'erano radio o tv. Ovviamente il tocco alla Hardy c'è sempre. L'autore è sempre dalla parte delle sue protagoniste, anche quando non sono esattamente dei personaggi positivi come Bathsheba, ma che volete farci, lo scrittore si affeziona alle sue creature.
Bathsheba non è esattamente una vittima come Tess, o come Viviette, in tal senso c'è un upgrade significativo, ma è altrettanto vero che siamo comunque in un contesto socio economico estremamente sfavorevole per la nostra protagonista. Certo oggi non avrebbe scusanti.
Devo ricordarmi che Hardy non può più pubblicare nulla. Ditemi che c'è un suo romanzo inedito che deve ancora uscire!
Le eroine di Hardy si sa, sono poco convenzionali, delle rivoluzionarie che amano rompere gli schemi. Tuttavia, nell'Inghilterra vittoriana non c'era spazio per una forte indipendenza, associata al sapere esattamente cosa si vuole nella vita.
Bathsheba è una bellissima donna che riceve una cospicua eredità. Assieme alla fortuna arrivano anche due pretendenti più uno che l'ha sempre amata, anche quando era in povertà.
Da fare invidia alla migliore delle soap opere e non la chiamiamo soap opera soltanto perché all'epoca non c'erano radio o tv. Ovviamente il tocco alla Hardy c'è sempre. L'autore è sempre dalla parte delle sue protagoniste, anche quando non sono esattamente dei personaggi positivi come Bathsheba, ma che volete farci, lo scrittore si affeziona alle sue creature.
Bathsheba non è esattamente una vittima come Tess, o come Viviette, in tal senso c'è un upgrade significativo, ma è altrettanto vero che siamo comunque in un contesto socio economico estremamente sfavorevole per la nostra protagonista. Certo oggi non avrebbe scusanti.