uraniaexlibris's Reviews (99)

Divertente e umoristico senza dubbio, anche se una volta letto ti fa passare la voglia di andare in libreria. Se tutto ciò che dici, fai, o sbagli finisce per essere spifferato al mondo, allora che vada a quel paese il libraio e si arrangi, almeno Amazon non mi prende in giro in diretta mondiale. 

Detesto quando viene scambiato un saggio per un’autobiografia personale. Oltre a sentirsi trattati come dei perfetti idioti, non si legge di norma un saggio di astronomia per conoscere il temino delle elementari dell’autore, né dei personali aneddoti delle sue vacanze. Un’opera talmente egoriferita che viene il dubbio su quale sia il reale oggetto di studio. 

Se il terzo poteva ancora essere passabile, con il quarto andiamo proprio in flop. Ottantaquattro pagine sono troppo poche per ridelineare analessi complesse che richiedevano maggiore spazio e respiro. I protagonisti della serie totalmente assenti e ciò fa perdere interesse nel lettore. 

Rispetto ai primi due, meno coinvolgente, anche per la modalità stilistica scelta. La narrazione è infatti affidata principalmente a rapporti, epistole, molto fredda e molto distaccata. I protagonisti rimangono in secondo piano e i nuovi personaggi non sono approfonditi a dovere. 

Libro molto coinvolgente del primo, pieno di risvolti inaspettati e dall’intreccio di trama sorprendente. Costringe il lettore a fare i conti con realtà alternative e slegate da convinzioni e binarismi manichei. I personaggi evolvono rispetto al primo libro e offrono un processo di formazione che non può non entrare in empatia con il lettore. 

Un wuxia ben scritto e ben strutturato. Interessante l’inserimento del tema della questione di genere che dopo l’iniziale confusione, si delinea e si fa più chiara. Personaggi accattivanti che fanno appassionare al mondo creato da Neon Yang. 

Dopo i film di Emir Kusturica, non è possibile non interessarsi alla popolazione Romanì e come introduzione, il saggio di Piasere cade a fagiolo. Un saggio scorrevole che si lascia leggere per i capitoli brevi che però sono ricchi di informazioni ed esaustivi. Si scopre un mondo a noi sconosciuto e quasi inaccessibile. 

Sarebbe stato anche carino, se non ci fosse stata di mezzo quella sbrodolata ambientata ai nostri giorni di cui al lettore non frega nulla. Doveva rimanere ambientato durante la Prima Guerra Mondiale e i personaggi dovevano essere sviluppati un po’ di più, soprattutto il personaggio di Herr Kommandant. 

DNF. L’unico libro non terminato in vita mia. È la prima volta che mi capita. Descrizioni a dir poco nauseanti, personaggi sporchi per usare un termine gentile e raccapriccianti. Io che amo i romanzi di guerra, lo splatter, l’horror, i noir estremi ho dovuto abbandonarlo per il troppo disagio che provavo nel leggerlo, il che è tutto dire!

Tipico romanzo giapponese. Ritmo lento, descrizione minuziosa dei dettagli. I personaggi così come il tono del racconto sono molto ordinari e quotidiani. Le relazioni tra essi sono a dir poco contorte e piuttosto strane. Anche temi molto delicati come il tradimento, o l’aborto vengono trattati in modo molto naturale. Il finale lascia perplessi, resta molto sospeso.