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brgntteva's Reviews (939)
Ovviamente un po' pesante, con un finale triste che mi aspettavo poco. Ma è un classico, come può essere classico Balzac o Zola, con quell'umanità che forse esiste un po' meno, o si è spostata. Non posso dire che mi abbia entusiasmato, ma è una storia di tristezze e mezze delinquezze e brutalità che si fa leggere
Molti spunti sulla terra nipponica, sullo spirito, le maniere, le abitudini. Letto in previsione del viaggio è molto utile :)
primo libro che leggo dei wu ming, piuttosto strambo e a tratti subdolo. primo racconto è appunto un racconto, di guerra, come tutti e 4, sulla guerra e nella guerra e intorno alla guerra. E dunque il primo mi è piaciuto molto, il secondo, che comincia a intersecare documenti reali alle fila della finzione è assolutamente bellissimo. il terzo aggiunge documenti e aggiunge anche documenti falsi e mescola le carte e i funambolismi letterari, e si mantiene sul filo, e in quel mantenersi ancora mi piace. il quarto mixa tutto, realtà finzione e realtà finta e finzione vera e in questa girandola mi ha perso. ho perso il filo della narrazione nel gioco del Rintraccia cosa è vero e cosa è falso. ma ne voglio provare un altro (dei Wu)
Ci sono due parti per definite in questa storia. La prima è frastagliata, va un po' per tentativi, mentre la seconda è dritta dritta un Orgoglio e Pregiudizio (detto da una che comunque ama Darcy con tutto il cuore e in ogni forma - meglio quella di Colin Firth), con le cose che sembrano in un modo e sono in un altro, il falso finale, il gran ritorno. E del resto considerato che l'eco di Bridget Jones è chiaro (e che anche Bridget Jones è ovviamente un altro Orgoglio e Pregiudizio in salsa contemporanea) va bene attenersi al modello.
La prima parte mi ha un pelo annoiato, ma la seconda (che farei iniziare pressapoco da quando pensi che con il bel Leone non ci sarà mai nulla), va giù in un secondo, con le ultime 200 pagine circa - da Parigi :) -praticamente le fagociti (sono stata sveglia fino alle 3 ieri per finirlo, per dire).
E dunque ci sono scivoloni, cose un po' ingenue, battute un po' forzate, incoprensioni un po' deboli, ma ci sono anche momenti davvero divertenti, analisi astrologiche degne di Pesatori (che ora mi sento come se dovessi guardare il mio Tema Natale con libro alla mano) e poi una storia d'amore (SPOILER ALERT) a lieto fine che fa sempre bene.
La prima parte mi ha un pelo annoiato, ma la seconda (che farei iniziare pressapoco da quando pensi che con il bel Leone non ci sarà mai nulla), va giù in un secondo, con le ultime 200 pagine circa - da Parigi :) -praticamente le fagociti (sono stata sveglia fino alle 3 ieri per finirlo, per dire).
E dunque ci sono scivoloni, cose un po' ingenue, battute un po' forzate, incoprensioni un po' deboli, ma ci sono anche momenti davvero divertenti, analisi astrologiche degne di Pesatori (che ora mi sento come se dovessi guardare il mio Tema Natale con libro alla mano) e poi una storia d'amore (SPOILER ALERT) a lieto fine che fa sempre bene.
Un libro dall'andatura solenne, che si impone con il suo fraseggiare assorto. Protagonista una vecchia signora, finalmente un po' più simile a quelle che tutti conosciamo piuttosto che le rampanti che vediamo al cinema
grafica veramente di mio gusto, tratti puliti fotografici Monicelli spesso, carta ottima, libro davvero ben fatto. la trama in sé raccoglie tantissimi spunti storici, dall'Italia alla Cina, e sono veramente interessanti. purtroppo la biografia non è esattamente avvincente, però 3 e mezzo assolutamente
molto carino, da leggere in qualunque momento, si scoprono autori sconosciuti e voci interessanti, oltre al fatto che i disegni sono bellissimi e l'idea è suggestiva e interessante è quasi commovente