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clara_herondale 's review for:
Dream Hunters 1: Il ponte illusorio (Dream Hunters #1)
by Myriam Benothman
Due stelle perché la trama è interessante e verso la fine migliora.
Questo libro mi ha deluso molto: l'idea di base è buona, intrigante ma penso sia sviluppata malissimo perché è una storia molto ma molto confusa, mancano passaggi logici, a volte sembrano mancare pagine; per metà del tempo ho riso per assurdità delle situazioni. Sembra più una fanfiction che un libro (e in effetti dai ringraziamenti finali si capisce che l'autrice conosce bene EFP), credo non ci sia stato un buon lavoro editoriale dietro (anche perché ho trovato un paio di refusi) perché davvero, ci sono errori palesi. Giusto per fare due esempi: il colore degli occhi del protagonista maschile cambiano praticamente ogni volta che Sophie lo guarda negli occhi (prima viola, poi azzurri e infine verdi e i coloro si alterano per tutto il libro), proprio alla fine viene data una spiegazione debolissima della cosa. Poi abbiamo la formazione per analogia di "procederono" al posto di procedettero.
Anche i personaggi non sono il massimo: gli unici a cui si presta attenzione sono Sophie e Axel, tutti gli altri compaiono e scompaiono in poche pagine.
C'è da dire che verso la fine la storia si stabilizza e diventa più logica e comprensibile.
Ultima cosa: una frase che ho detestato
"Non potevano esistere due versioni della stessa storia"
Io e il Medioevo (e non solo), non siamo assolutamente d'accordo.
Leggerò il seguito? Dubito fortemente
Questo libro mi ha deluso molto: l'idea di base è buona, intrigante ma penso sia sviluppata malissimo perché è una storia molto ma molto confusa, mancano passaggi logici, a volte sembrano mancare pagine; per metà del tempo ho riso per assurdità delle situazioni. Sembra più una fanfiction che un libro (e in effetti dai ringraziamenti finali si capisce che l'autrice conosce bene EFP), credo non ci sia stato un buon lavoro editoriale dietro (anche perché ho trovato un paio di refusi) perché davvero, ci sono errori palesi. Giusto per fare due esempi: il colore degli occhi del protagonista maschile cambiano praticamente ogni volta che Sophie lo guarda negli occhi (prima viola, poi azzurri e infine verdi e i coloro si alterano per tutto il libro), proprio alla fine viene data una spiegazione debolissima della cosa. Poi abbiamo la formazione per analogia di "procederono" al posto di procedettero.
Anche i personaggi non sono il massimo: gli unici a cui si presta attenzione sono Sophie e Axel, tutti gli altri compaiono e scompaiono in poche pagine.
C'è da dire che verso la fine la storia si stabilizza e diventa più logica e comprensibile.
Ultima cosa: una frase che ho detestato
"Non potevano esistere due versioni della stessa storia"
Io e il Medioevo (e non solo), non siamo assolutamente d'accordo.
Leggerò il seguito? Dubito fortemente