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dennyb1 's review for:

American Psycho by Bret Easton Ellis
5.0

Solo due libri mi hanno costretto a interrompere la lettura per andare a bagnarmi i polsi onde evitare uno svenimento: il primo è Meridiano di sangue di Cormac McCathty e il secondo è American Psycho di Bret Easton Ellis.

Rileggere American Psycho e constatare che non solo non è invecchiato di una virgola, ma è ancora più dirompente, violento e acuto di quanto non lo fosse già l’anno in cui è stato pubblicato, è un piacere immenso.
Inoltre ho notato cose che inizialmente mi erano sfuggite, oltre a cose che sono sempre state sotto gli occhi di tutti:
- Gli uomini che Ellis descrive non sono business man bensì uomini-ristorante. L’unico pensiero, oltre a scopare, è quello di prenotare locali nuovi in cui andare a pranzo o cena. Inoltre sono tutti vestiti firmati tanto che si scambiano fra loro (esempio: ‘Ma quello è Owen! Ah no, è Regan… o forse è Donald?’);
- Bateman non tratta le persone come esseri umani, ma come appendici degli abiti che indossano;
- Edonismo allo stato puro: Bateman si specchia su ogni superficie riflettente. Centinaia di trattamenti che fa all’età di 26 anni per rimanere giovani e in forma e con una pelle perfetta. Ha un ossessione per i capelli che sfiora il patologico;
- Puoi anche stare da schifo, ma l’importante è apparire alla grande (parafrasando una citazione del libro);
- È incredibile come Bateman sia una sorta di Gianluca Vacchi: non lavora davvero. Ha un ufficio, ok, ma la società è della sua famiglia, e non avrebbe manco bisogno di lavorare perché è sfondato di soldi;
- C’è un capitolo che si intitola “Un altro nuovo ristorante” che è davvero tutto da rider;
- I capitoli dedicati ai Genesis, a Whitney Houston e Huey Lewis and the News sembrano scritti da un critico musicale;
- Il libro inizia con “Lasciate ogni speranza voi che entrate” e termina con una frase emblematica che rende il libro un incubo dal quale non ci si può risvegliare.

Chiudiamo con la domanda con cui rompono le palle a Ellis ancora adesso: ma Bateman commette davvero tutti quegli omicidi? Secondo il mio modesto parere il 90% di ciò che racconta Bateman sono frutto della sua immaginazione malata; è assurdo come porti già nell’atrio un cadavere per poi trasportarlo in taxi senza che nessuno gli dica nulla. Forse solo le azioni contro alcuni barboni sono vere, perché la polizia indagherebbe mai sulla morte di uno di essi?
Comunque sia che le torture di Bateman siano o non siano successe, il risultato non cambia: American Psycho è terrificante.