Davanti al primo volume di 20th Century Boys non si può dire nulla tranne che Naoki Urasawa è uno dei più grandi narratori di storie del Sol Levante, oltre al fatto che per il sottoscritto è da considerarsi come il Charles Dickens dei manga per la sua innata capacità di descrivere e tratteggiare tutti i personaggi secondari, anche i più marginali.

Thriller che si muove agilmente tra la fine degli anni ‘90 e gli anni ‘60/70, con sullo sfondo una grave minaccia che nel dicembre del 2000, rischia di distruggere il pianeta terra, 20th Century Boys ha come punto focale una sola domanda: chi è l’Amico?
A capo di una pericolosa e misteriosa setta, il suo intento è quello di conquistare il mondo, non prima di averlo gettato nel caos, seguendo una storia che Kenji e i suoi amici avevano scritto quando erano bambini.
Un’arma batteriologica, intanto, ha iniziato a mietere vittime a San Francisco, e la prossima città designata sempre essere Londra.
Kenji sembra essere l’unico in grado di salvare il mondo.